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Rigassificatori al largo del mare

Posted by janejacobs su ottobre 22, 2008

Al largo dell’Adriatico, a 40 chilometri a Sud di Venezia, stanno costruendo una nuova struttura larga quanto due campi da calcio e alta come un palazzo di dieci piani che sara’ collegato alla costa da condotte. E’ un terminale di rigassificazione, che ricevera’ consegne di gas liquefatto proveniente dal Golfo Persico, trasformera’ questo gas liquido in gas “gassoso” e lo pompera’ attraverso le condotte alla costa.

I proprietari di questo impianto sono la Exxon Mobil e la Edison, le quali hanno optato per un rigassificatore al largo del mare per ovviare ai problemi di avversione delle popolazioni locali a larghi impianti industriali in un paese densamente popolato come l’Italia.

Il gas naturale e’ piu’ pulito dei gas combustibili e ed i generatori di energia a gas costano meno degli impianti nucleari o a carbone. L’Italia e’ sempre piu’ dipendente per i suoi approvigionamenti di gas dalla Russia, che consegna all’Italia il suo gas attraverso condotte che arrivano via terra attraverso l’Ucraina e l’Austria.

Se pero’ la Russia si arrabbia con l’Ucraina o con l’Austria, il gas non arriva in Italia e quindi servono impianti che procurino all’Italia scorte di gas come questo, che consegna in Italia gas liquido proveniente dal Qatar, dall’Indonesia e dalla Guinea.

Secondo l’agenia energetca internazionale il commercio di gas naturale liquefatto dovrebbe raddoppiare nel periodo che va dal 2006 al 2015, ma i rigassificatori stanno crescendo in maniera molto piu’ rapida.  

Purtroppo i terminali esistenti possono prendere 617 miliardi di metri cubi all’anno, ma si stanno costruendo impianti per prendere altri 846 miliardi di metri cubi entro il 2010.

 

 

 

 

 

 

Una Risposta to “Rigassificatori al largo del mare”

  1. emanuele d'agrigento said

    il rigassificatore a terra’ o in mezzo al mare, da dati oramai certe, è obsoleto giacchè, dove questo è stato studiato con molta attenzione, è stato risolto con delle navi cisterna dotati di mezzi idonei a tale trasfomazione, evitando pertanto sprechi ed eventuali danni per l’umanità.

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