Le cittá sono la ricchezza delle nazioni

Un nuovo modo di vedere l’economia

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Storia del villaggio di Bardou

Posted by janejacobs su marzo 26, 2008

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Il villaggio di Bardou

Le citta’ sono le uniche entita’ economiche che hanno la capacita’ di generare e rigenerare le economie di altri insediamenti, vicini e lontani ad esse. Questo brano vuole fornire un semplice esempio di questo fenomeno: un piccolo accrocchio di case di pietra arroccate sulle montagne Cevenne nella Francia centro-orientale, una delle aree piu’ povere del Paese.

Verso la fine degli anni 60, il minuscolo villaggio di Bardou si ritrovo’ sulle pagine di molti quotidiani e riviste Nord Americano perche’, essendo cosi’ grazioso, era diventato una specie di Shangri-La per scrittori, musicisti, artisti e artigiani che vi si rifugiavano dalle grandi citta’ Europee e Americane in cerca di bellezza e di un posto quieto e a basso costo dove poter sfogare il proprio talento creativo.

Bardou ha un lungo passato, ma molte parti di questo passato sono sconosciute. Circa duemila anni fa, quando la Gallia divenne una provincia di Roma, Bardou era legata all’economia imperiale attraverso strade che terminavano in miniere di ferro nelle vicinanze del villaggio. Il ferro trovato nelle miniere nei dintorni di Bairou non veniva lavorato in spade, lance, scalpelli, aratri, o nei molti altri utensili che erano utili al’epoca, ma venivano trasportati in altri luoghi per essere trasformati in utensili. Non ci e’ dato di sapere dove il ferro di Bardou venisse trasportato. Si potrebbe ipotizzare che il ferro venisse trasportato a e venisse lavorato a Nîmes , una citta’ molto antica che era gia’ una metropoli nella Gallia pre-romana; oppure che venisse trasportato a Lugdunum, ora Lione, che era un centro tradizionale per la lavorazione del ferro e che era un nodo per il sistema delle strade romane nella Gallia. Ovunque fosse il mercato per il ferro di Bardou , la domanda di ferro doveva essere sufficiente a giustificare la costruzioni di larghe e solide strade che portavano al minuscolo villaggio. Tali strade erano state costruite in modo cosi’ solido che tuttora servono come sentieri per i turisti che vogliono fare passeggiate nelle montagne Cevenne attorno a Bardou , nonostante non sia stata fatta alcuna manutenzione su tali strade per almeno mille e cinquecento anni. Sia le miniere che le strade furono abbandonate quando la vita economica in questa parte della Gallia si disintegro’, probabilmente attorno al quarto secolo.

La natura si riapproprio’ dell’area, la zona si spopolo’ fino al sedicesimo secolo, quando alcuni mezzadri senza terra provenienti dalle valli sottostanti senza terra, ripopolarono l’area e costruirono le case di pietra che costituiscono il villaggio che oggi vediamo. I mezzadri strapparono alle rocce qualche piccolo orto, raccolsero castagne e senza dubbio vivevano di caccia e su quel suolo povero e rocciosi si arrabattavano alla meglio a vivere con le tecniche apprese da economie del passato piu’ creative della loro. Generazione dopo generazione, nulla cambio’ in quell’economia di semplice sussistenza. Possiamo addirittura affermare che la vita di Bardou non era solo dura, ma anche noiosa e in qualche modo malvagia, se crediamo alla tradizione che gli abitanti di Bardou erano soliti rubarsi il raccolto dei loro orti l’uno con l’altro dopo aver spostato i confini degli orti nella notte, e poi litigavano per anni su chi avesse diritto al raccolto. Questi erano i momenti piu’ eccitanti per Bardou per circa tre secoli e mezzo.

Poi, di colpo, attorno al 1870, ci fu un cambiamento. In qualche modo si diffuse voce che c’era una vita piu’ interessante e desiderabile in un posto lontano: Parigi. Forse questa voce inizio’ a spargersi attraverso reclute che stazionavano a Parigi, oppure vi arrivo’ dopo la guerra Franco-Prussiana; o forse la voce proveniva dagli emigranti che avevano lasciato il villaggio. Parigi aveva assorbito emigranti dalle campagne Francesi per generazioni; la voce si era sparsa a Bardou con molto ritardo, ma quando i primi intrepidi emigranti provenienti da Bardou lasciarono il loro villaggio per Parigi, un lento, ma totale esodo segui’. Nel 1900 meta’ della popolazione di Bardou era emigrata. Durante i seguenti 40 anni, quasi tutti se ne erano andati, con l’eccezione di tre famiglie.

Nel 1966, quando due turisti, un tedesco ed un americano, si ritrovarono a camminare in una delle vecchie strade romane, le rovine di Bardou proteggevano solo un vecchietto. I turisti comprarono il villaggio da lui e dai discendenti dei precedenti abitanti che i loro avvocati poterono rintracciare. Quando i due turisti divennero proprietari del villaggio, vi si trasferirono e invitarono altri amici ad unirsi a loro e ad aiutarli con i costi di mantenimento del villaggio. In questa sua nuova reincarnazione, Bardou ha un gruppo di residenti che vi abitano per tutto l’anno o che vi soggiornano solo in periodi di villeggiatura e che vivono dei loro risparmi o dei loro scritti che vendono ai loro editori o ai loro clienti ce abitano in grandi citta’. I nuovi abitanti di Bardou sono lieti di dare il benvenuto a turisti, campeggiatori e al denaro che portano con se’. I residenti ed i turisti di irrigazionevivono di cibo importato ed importano quasi tutto quello di cui hanno bisogno, ma si vantano di poter fare a meno di molte comodita’ della vita moderna come l’elettricita’, i telefoni e l’acqua calda. Un sistema di irrigazione per l’acqua (fredda) fu finanziato quando una societa’ cinematografica affitto’ il villaggio per fare alcune riprese e pago’ generosamente.

La storia di Bardou e’ unica ma solo nel senso che ogni posto, cosi’ come ogni persona o ogni fiocco di neve, e’ unica. Sotto un altro punto di vista, gli stessi cambiamenti, gli stessi eventi che si trovano nella storia di Bardou si possono ritrovare in molti altri posti su piu’ ampia scala. Bardou e’ un esempio un microcosmo, di quello che chiamo economie passive, cioe’ di economie che non creano cambiamenti economici da se’, ma che rispondono alle forze economiche di altre citta’. Bardou e’ stata modellata da energie economiche provenienti da lontano. Nell’antichita’ fu sfruttata per le sue miniere e poi fu abbandonata. In tempi piu’ moderni si spopolo’ quando i lavori nella citta’ lontana attrassero i suoi abitanti, e infine si ripopolo’ di gente proveniente dalle citta’. I cambiamenti non furono gentili. Ma quando le citta’ ed i cittadini lasciarono Bardou al suo destino, Bardou non sapeva cosa fare di se’ stessa, il villaggio non aveva un’economia di per se’, al di fuori di un’economia di sussistenza.Potremmo scervellarci nel tentare di spiegare la storia economica i Bardou compilando statistiche sul raccolto medio di castagne, sugli strumenti usati, sull’ammontare di ferro estratto dalle miniere o sulle ore di lavoro impiegate per costruire una casa, la natura del suolo, i centimetri di pioggia per anno, ma questo non ci aiuterebbe a capire perche’ Bardou si trasformo’ nel modo in cui si trasformo’. Le cause delle vicende che modificarono Bardou hanno origine in mercati in citta’ distanti, in lavori da citta’, in tecnologie delle citta’ (nuovi acquedotti, vecchie strade), in capitale proveniente dalle citta’. Per capire i cambiamenti di Bardou e perche’ ci furono periodo in cui nulla cambio’, dobbiamo guardare non agli elementi che definiscono Bardou , ma agli agenti di cambiamento che hanno bonificato Bairou.
Differenziare fra agenti di cambiamento provenienti da altre citta’ che hanno influenzato internazionalee fra cambiamenti che provengono dall’Impero Romano, dalla Francia, o dall’economia internazionale potrebbe sembrare cavilloso, ma non lo e’. In primo luogo, la realta’ e’ che i cambiamenti provenivano da citta’ particolari, in questo caso, da citta’ sempre distanti. Tutto attorno a Bardou si trova un’entita’ che si puo’ definire “Economia Nazionale Francese” ma non e’ questa economia che ha creato i cambiamenti di Bairou. Perche’ essere generici su queste cose se possiamo essere specifici? Roma, forse Nîmes o Lione, Parigi e le citta’ da cui provenivano gli artisti, scrittori e turisti che costituiscono l’attuale popolazione di Bardou (e da cui proviene la societa’ cinematografica) hanno generato e rigenerato la vita economica di Bardou.

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