Una conseguenza della mancanaza di citta’ in grado di rimpiazzare importazioni e’ che un’elevata proporzione di giovani in cerca di lavoro devono abbandonare queste regioni. In Giapone, ad esempio, nel tentativo di generare piu’ lavoro locale, gli amministratori delle zone arretrate del Nord e del Sud del Giappone si comportano in modo molto simile agli amministratori delle regioni povere di altri paesi al mondo. Essi competono per attrarre trapianti industriali da citta’ lontane, principalmente dal Giappone centrale ma anche dall’estero. Proprio come succede all’estero, la domanda di trapianti industriali da citta’ lontane supera l’offerta.
In realta’, la gente del Nord del Giappone e del Sud del Giappone stanno molto meglio economicamente di quanto non stessero in passato. Cio’ nonostante, queste sono economie povere rispetto a quelle del Giappone centrale e sono rimaste tali negli ultimi anni. I loro amministratori rilevano che per qualche motivo misterioso lo sviluppo ha escluso le loro regioni.
Ed e’ andata proprio cosi’. La soluzione, naturalmente, sarebbe l’emergere di citta’ in grado di rimpiazzare le importazioni anche in queste regioni. Ma questo non e’ accaduto, e con il passare del tempo, sembra sempre piu’ improbabile che possa accadere. Lle citta’ con il potenziale di rimpiazzare le importazioni nelle regioni arretrate avrebbero bisogno di dazi sui prodotti importati dalle citta’ avanzate del Giappone centrale, proprio come le citta’ del Giappone centrale si avvantaggiarono dei dazi che imposero ai paesi stranieri mentre si dotavano della capacita’ di rimpiazzare le importazioni estere.
Se le regioni del Giappone del Nord e del Sud avessero le loro proprie monete avrebbero automaticamente la possibilita’ di avere tariffe e sussidi alle esportazioni. Se le loro esportazioni agricole distorcessero troppo il valore di quelle valute, come accadde per le esportazioni di seta quando il Giappone comincio’ il suo processo di modernizzzazione, allora ci vorrebbero anche vere e proprie tariffe. Tuttavia, monete specifiche e tariffe implicherebbero nuovi stati sovrani, una famiglia di stati sovrani Giapponesi invece di un unico stato sovrano Giapponese. L’arrangiamento attuale di unico stato sovrano impica che queste regioni devono rimanere permanentemente arretrate rispetto a quelle del Giappone centrale. Anche se ho usato l’esempio del Giappone, la stessa analisi si puo’ applicare a tutti cli stati che consisono di citta’ e aree metropolitane e di regioni perennemente arretrate in cui non riescono ad emergere citta’ in grado di rimpiazzare le importazioni.
In Giappone, come altrove, le disparita’ regionali causano scontento e lasciano una sensazione che lo stato deve correggere le ineguaglianze in un modo o nell’altro. La risposta del governo giapponese, e della maggior parte dei governi nazionali e’ di fornire sussidi assisetnziali alle regioni periferiche ed arretrate. Da qui vediamo come le nazioni spesso iniziano transazioni di declino constinue. Esse mitigano le ineguaglianze, ma non eliminano le cause della disuguaglianza.
Fra gli anni cinquanta e gli anni settanta, i livelli di tassazione in Giappone venivano ridotti di anno in anno. In quel periodo la produzione di ricchezza era superata dalla domanda di risorse del governo nazionale. Ma dal 1977, il livello di tassazione Giapponese ha iniziato ad aumentare aumentando il deficit ed il debito pubblico Giapponese; questo e’ un segnale che il governo Giapponese spende piu’ di quanto il paese non riesca a produrre. Gli aumenti di spesa sono andati a pagare sussidi sociali assistenziali, sussidi agricoli, prestiti a fondo perduto e sussidi assistenziali al sistema ferroviario nazionale.Mentre i Giapponesi hanno iniziato ad aumentare i sussidi domestici rapidamente, essi hanno anche promosso il commercio con paesi piu’ arretrati, ma non solo per importare le materie prime edi i beni agricoli importati in Giappone, ma anche per vendere a queste nazioni i manufatti giapponesi utilizzando lo strumento del credito. Le citta’ del Giappone centrale, ottengono in cambio ricavi delle vendite da esportazione per economie arretrate che non sono in grado di rimpiazzare con la propria produzione quello che ricevono. La promozione di questo tipo di transazioni commerciali a vicolo cieco e’ diventata necessaria in Giappone, come nelle citta’ avanzate di altri paesi, proprio perche’ le citta’ del Giappone centrale possono trovare pochi altri partner commerciali che abbiano lo stesso grado di sviluppo e di vigore economico sia a livello nazionale che a livello internazionale. Ma ancora, una volta imbarcatisi in transazioni del declino, non si affrontano le cause dei problemi. Tali transazioni rendono le economie arretrate ancora piu’ inerti e dipendenti, anziche’ renderle in grado di svilupparsi da se’.
La storia non si ripede nei dettagli, ma ci sono caratteristiche della storia economica che si ripetono continuamente e paiono quasi essere leggi da cui non si scappa. Se queste caratteristiche funzionano come leggi, possiamo anticipare che il Giappone, con il passare del tempo, verera’ sussidi sempre maggiori alle sue regioni arretrate, promuovera’ sempre piu’ il commercio fra citta’ avanzate ed aree arretrate, e aumentera’ la propria produzione militare. Per quanto questo possa sembrare improbabile, visto il pacifismo del Giappone, e’ possibile che le spese militari del Giappone (forse anche dietro la spinta USA) arrivino a toccare il 2.5% della ricchezza nazionale.
Possiamo anche anticipare, se le caratteristiche-leggi storiche si ripeterannoche il Giappone iniziera’ vari tipi di transazioni del declino e ristagnera’ anziche’ continuare a crecere grazie alla sua creativita’.
Se fra cento anni gli storici cercheranno una data in cui segnare il declino Giapponese, forse troveranno che il 1977 e’ la data approrpiata. Una simile data per gli Stati Uniti du il 1933, quando la nazione iniziao’ a combattere la continua poverta’ del Sud attraverso sussidi assistenzialisti, e poi attraverso un sistema di produzione miliater continua. Dopo 50 anni di queste transazioni del declino, le citta’ Americane hanno iniziato a dipendere da questi tipi di transazioni anziche’ della creativita’ delle sue citta’ che i ono stimolate a vicenda attraverso il commercio.
Continua…